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Basilica di Santo Stefano


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La Basilica di Santo Stefano é una delle attrazioni piú famose di Ungheria, costruita in stile neorinascimentale. E classicheggiante. La basilica é famosa per la bellezza dell'edificio ed anche per il fondatore dello stato, il re Santo Stefano da cui ha portato il suo nome. La costruzione é stato cominciato nel 1851 sulla base dei progetti di József Hild, che ha guidato le costruzioni fino all'anno 1967. Dopo la sua morte il capo della costruzione é stato Ybl Miklós, poi Kauser József. L'interiore finale é stato finito nel 1905.

I turisti vengono affascinati subito dopo l'entrata dallo spazio enorme, le pietre preziose e dal marmo nero e bianco. Nella Basilica troviamo tante opere d'arte: pitture, statue, mosaici da vari autori famosi ungheresi, come per esempio: Gyula Benczúr, Alajos Stróbl, József Dankó, Bertalan Székely e Károly Lotz. Il mosaico sotto l'altare principale, lo hanno preparato sulla base dei progetti di Gyula Benczúr. Al mezzo dell'altare principale ci sta la statua di marmo di Santo Stefano. Qui consevano anche la piú importante reliquia degli ungheresi, il braccio mumificato di Santo Stefano.

Dal punto di vista dell'architettura la chiesa non é una basilica vera, perché ha la pianta a forma di croce, ma nonostante questo fatto tutti la chiamano basilica dall'inizio.Un'altra cosa interessante: fino all'anno 2001 é stata nella possessione dello stato e non della chiesa anche se era sempre un edificio emblematico della chiesa.

Nella torre meridionale della Basilica c'é un osservatore da dove si vede un panorama splendido della cittá (si puó salire con l'ascensore). La Basilica e famosa anche per l'organo fatto nel 1905 ed il campanello da 9 tonnellate.

Guide turistiche da lunedí a venerdí in ungherese ed inglese: alle ore 9:30, 11, 14, 15:30., sabato: alle ore 9:30 e 11. Nel caso di una richiesta fatta precedentemente fanno le guide anche in tedesco, francese, italiano e polacco. Si puó ascoltare anche un concerto di organo e violino di 15 minuti (registrazione precedentemente).



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